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Piano Transizione 5.0

News / 12 Marzo 2024

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il testo che scrive le regole del nuovo Piano Transizione 5.0, che sostiene la digitalizzazione e la transizione energetica delle imprese con il meccanismo del credito d’imposta.

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto-Legge 2 marzo 2024, n. 19, che disciplina il cd Piano Transizione 5.0, al fine di sostenere il processo di transizione digitale ed energetica delle imprese.

 

Finalità

Il Piano nasce per sostenere investimenti dedicati alla duplice transizione, digitale e green. Oltre agli investimenti, ma misura è orientata anche alla formazione dei lavoratori.

 

Beneficiari

La misura è rivolta a tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato e alle stabili organizzazioni nel territorio dello Stato di soggetti non residenti, indipendentemente dalla forma giuridica, dal settore economico di appartenenza, dalla dimensione e dal regime fiscale di determinazione del reddito dell’impresa, che negli anni 2024 e 2025 effettuano nuovi investimenti in strutture produttive ubicate nel territorio dello Stato, nell’ambito di progetti di innovazione da cui consegua una riduzione dei consumi energetici, è riconosciuto un credito d’imposta proporzionale alla spesa sostenuta per gli investimenti effettuati.

 

Iniziative Ammissibili

Sono agevolabili gli investimenti in beni materiali e immateriali nuovi, strumentali all’esercizio d’impresa di cui all’Allegato A ed all’Allegato B del Piano Transizione 4.0, a condizione che, tramite gli stessi, si consegua una riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale, cui si riferisce il progetto di innovazione non inferiore al 3% o, in alternativa, una riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento non inferiore al 5%.

 

Contributi

Il credito d’imposta è riconosciuto nella misura del 35% del costo, per la quota di investimenti fino a € 2,5 milioni, nella misura del 15% del costo, per la quota di investimenti compresi tra € 2,5 milioni e € 10 milioni e nella misura del 5%, per la quota di investimenti compresi tra € 10 milioni e € 50 milioni per anno per impresa beneficiaria.

La misura del credito d’imposta per ciascuna quota di investimento prevista è rispettivamente aumentata:

  • Al 40%, 20% e 10%, nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale superiore al 6% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 10%;
  • Al 45%, 25% e 15%, nel caso di riduzione dei consumi energetici della struttura produttiva localizzata nel territorio nazionale superiore al 10% o, in alternativa, di riduzione dei consumi energetici dei processi interessati dall’investimento superiore al 15%.

 

Il credito d’imposta è cumulabile con altre agevolazioni che abbiano ad oggetto i medesimi costi, a condizione che tale cumulo, tenuto conto anche della non concorrenza alla formazione del reddito e della base imponibile dell’imposta regionale sulle attività produttive di cui al periodo precedente, non porti al superamento del costo sostenuto.

 

Termini di partecipazione

Per l’accesso al beneficio, le imprese presentano, in via telematica, sulla base di un modello standardizzato messo a disposizione dal Gestore dei Servizi Energetici s.p.a (GSE), la documentazione prevista unitamente ad una comunicazione concernente la descrizione del progetto di investimento e il costo dello stesso.

Il credito d’imposta è utilizzabile esclusivamente in compensazione, ai sensi dell’articolo 17 del decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241, decorsi cinque giorni dalla regolare trasmissione, da parte di GSE all’Agenzia delle Entrate, dell’elenco entro la data del 31 dicembre 2025, presentando il modello F24 unicamente tramite i servizi telematici offerti dall’Agenzia delle entrate pena il rifiuto dell’operazione di versamento.

 

Allegati