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Internet of things

Internet of things è un’espressione entrata di recente nella lingua comune. Significa “Internet delle cose”, e in telecomunicazioni è utilizzato per fare riferimento a tutti quei dispositivi, oggetti, o qualsiasi altra cosa abbia la possibilità di connettersi ad Internet. Di più, un oggetto dell’Internet of things deve essere in grado utilizzare la sua capacità di connettersi ad Internet per trasmettere, ricevere ed elaborare le informazioni dell’ambiente circostante, per poi restituirle agli esseri umani. Aiutiamoci con l’esempio più comune (anche se banale) cui si è soliti far ricorso per spiegare l’Internet of things: il frigorifero intelligenteQuesto speciale frigorifero è in grado di operare a questo modo: legge l’etichetta di un cartone del latte mediante apposite telecamere (rilevazione dell’informazione), di qui deduce che l’ultima confezione di latte presente nel frigo è scaduta (elaborazione dell’informazione), e di conseguenza invia un sms ad un essere umano (restituzione dell’informazione) di modo che questi possa comprare del latte fresco, di ritorno dal lavoro.

Cosa può collegarsi all’Internet of things, e come funziona, spiegato in maniera semplice

In linea teorica, è possibile connettere sostanzialmente ogni cosa, alla rete. Si può applicare un geo-localizzatore inserendolo nel campanaccio di un bovino; si può inserire un sensore nella suola di una scarpa da ginnastica, di modo che questa tenga traccia dei chilometri percorsi, della velocità media di percorrenza, delle calorie perse etc. Insomma, gli ambiti di applicazione sono illimitati, in via teorica. Dal punto di vista pratico, tutto ciò che occorre perché sia connesso un oggetto, è che questo sia dotato di un indirizzo IP, ossia una sorta di “etichetta” che lo renda distinguibile da tutti gli altri oggetti connessi alla rete. Un oggetto così immesso nella rete, poi, deve essere in grado da sé di comunicare e scambiare dati nella rete, senza alcun intervento umano.

Alcuni esempi di applicazione dell’Internet of things

Riduzione dei costi energetici di un’azienda

Uno degli usi più diffusi – ad oggi – degli oggetti dell’Internet delle cose è legato all’automatizzazione dei processi di gestione dell’energia elettrica. innexHUB, nell’ottica di una trasformazione digitale delle aziende, trova in questo caso conferma delle ragioni principali alla base del suo operato. L’adozione delle tecnologie digitali rappresenta, difatti, un’occasione fondamentale per contenere i costi tradizionalmente legati alla gestione d’impresa, quali, tra gli altri, quelli dovuti appunto al consumo energetico. Non è un caso, che i governi di tutto il mondo, attraverso finanziamenti ad hoc, stiano incoraggiando l’utilizzo di contatori intelligenti. Un contatore intelligente, grazie a tutti i dati che riesce a raccogliere, ed ai suoi processi di automazione, consente di risparmiare energia. Un termostato che sia in grado di rilevare le temperature e riconoscere le esigenze di ogni singolo ufficio di un’azienda, e, di conseguenza, modificare la temperatura dei singoli ambienti, per ogni ora della giornata, è in ultima istanza capace di portare ad una riduzione dei costi energetici fino al 20%.

I vantaggi promessi dall’Internet of things all’agricoltura

L’Internet of things, quando utilizzato in agricoltura, permette grandi cose.
Com’è noto, le colture possono essere danneggiate in condizioni di scarso o inadeguato approvvigionamento idrico. Tuttavia, grazie a servizi di mappatura spaziale, si può gestire il fabbisogno idrico di una particolare zona coltivata, oltre che automatizzarne l’irrigazione.
Un ulteriore strumento di questo universo è poi il Pest Management or Control. Si tratta di un sistema che monitora e analizza i parametri ambientali, per poi incrociare queste informazioni con quelle ottenute da specifici sensori impiantati nel terreno. Il risultato finale è che si ha il controllo delle presenze parassitarie nel terreno, assicurando al coltivatore la capacità di previsione, e consentendo, di conseguenza, di ridurre al minimo i danni di queste sui raccolti.

 

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