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Cloud Computing

Il cloud computing è una realtà che, assieme all’avvento di Internet e alla facilità di accesso alla rete, ha trovato modo di fare breccia nella vita di tutti i giorni, sia per utenti privati che per le aziende. Un servizio che oggi pare essere indispensabile; talmente diffuso e integrato che spesso è difficile rendersi conto di farne uso. Questa tecnologia, infatti, è alla base di una miriade di servizi e applicazioni online ed è sfruttato continuamente.

Cos’è il cloud computing?

La definizione di tale tecnologia è, con molta probabilità, inversamente proporzionale alla sua diffusione; è uno di quei concetti che sicuramente si sente nominare di continuo ma funzionamento e utilità sono ignoti. In sostanza, si parla di cloud computing nel momento in cui si fa uso di servizi come la potenza di elaborazione, l’archiviazione su disco o su database, la capacità di rete e le applicazioni software di una macchina in Internet.

Trovare spazio alle proprie foto in un server online piuttosto che mantenerle nel proprio dispositivo, quindi, è fare uso del cloud computing, come elaborare progetti tridimensionali sfruttando la potenza di calcolo di una macchina in Internet o ancora sfruttare un’applicazione web per raccogliere informazioni da sensori e organizzarle, generando report automatici e grafici.

Il cloud computing sta vivendo un’evoluzione incredibilmente rapida, cercando di fornire il maggior numero di servizi in modo sempre più dinamico, completo e, soprattutto, facile. Un business che dovrebbe riuscire a muovere oltre 449 miliardi di euro nei prossimi cinque anni, solamente in Europa.

Tipologie di cloud computing

Chiaramente, le applicazioni sono pressoché infinite ma esiste una categorizzazione dei principali servizi forniti mediante tale sistema:

HaaS: Hardware as a service, consiste nel fruire delle disponibilità hardware delle macchine, come le capacità di calcolo, di archiviazione o di rete;

IaaS: Infrastructure as a Service, che offre le stesse risorse della categoria precedente ma con l’aggiunta della virtualizzazione e della possibilità di attivare ulteriori macchine, aumentando le capacità in modo dinamico;

DaaS: Data as a Service, ossia la possibilità di accedere solamente ai propri dati, immagazzinati nei server sul web, da qualsiasi dispositivo e con qualsiasi applicazione;

SaaS: Software as a Service; come si può intuire, è la possibilità di sfruttare programmi installati in macchine al di fuori della propria rete locale, in genere attraverso un server web;

PaaS: Platform as a Service, infine, si estende a un livello superiore rispetto alla tipologia precedente, mettendo a disposizione un’intera piattaforma software dotata di un’interfaccia dalla quale poter accedere a risorse, applicazioni librerie ed altri servizi.

Vantaggi

Il successo del cloud computing è da attribuire agli innumerevoli vantaggi che porta agli utilizzatori, specie se aziende. Essi sono individuabili in:

costi: probabilmente il principale beneficio, consentendo alle attività di risparmiare moltissimo, non dovendo sostenere i costi per l’hardware, l’installazione, la gestione, la manutenzione e per garantire la disponibilità e la continua operatività dei sistemi;

prestazioni: le macchine di un servizio cloud sono molto potenti e avanzate, continuamente aggiornate per garantire le massime performance sotto ogni punto di vista (capacità di calcolo, velocità di lettura e scrittura su disco e larghezza di banda);

– affidabilità: le risorse sono sempre disponibili e il servizio è costantemente attivo, garantendo un uptime (ossia il tempo di attività) di oltre 99,99% all’anno. I dati, inoltre, sono ridondati almeno tre volte in tre diversi data center per evitare ogni tipo di perdita, anche in caso di catastrofi naturali.

– Sicurezza: è garantita anche la sicurezza delle proprie informazioni, essendo suddivise e cifrate e accessibili solamente dal proprietario mediante il suo account.

– Scalabilità: spesso è possibile aggiungere o eliminare risorse in modo dinamico e automatizzato in base al carico di lavoro delle macchine, evitando blocchi rallentamenti.

Conclusioni

Per molti il cloud computing è da considerare come un servizio superfluo e utile solamente per questioni di comodità; per molte aziende, però, rappresenta lo scheletro della parte informatica, un salvagente che consente di sfruttare servizi e risorse che altrimenti sarebbero al di fuori della loro portata, aumentandone la produttività e migliorando la qualità dei servizi offerti.

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