


Additive Manifacturing: Tecnologie e Applicazioni per il settore biomedicale
Il comunicato dell'evento del 25 febbraio, dedicato delle tecnologie additive applicate al settore biomedicale
Il 25 febbraio, dalle ore 15.00, si è tenuto il webinar ADDITIVE MANUFACTURING: Tecnologie e Applicazioni per il settore biomedicale.
Successivamente alle presentazioni dei diversi relatori ha fatto seguito una una tavola rotonda di alto livello, a cui hanno presenziato enti ed istituzioni attive nell’ambito della manifattura additiva (AM), tra cui innexHUB.
Il webinar è stato aperto dal Presidente e CEO di CSMT Polo Tecnologico, Riccardo Trichilo.
Il primo intervento è stato effettuato dalla dottoressa Paola Ginestra dell’Università degli Studi di Brescia, che si dedica anche allo studio dei progressi delle tecnologie additive in campo biomedico. Ha cominciato illustrando il concetto alla base della Manifattura Additiva, in cui ricadono una serie di processi che consentono la realizzazione di oggetti tridimensionali mediante la sovrapposizione di più strati di materiale (liquidi, polveri, fili o laminati), partendo da un modello 3D dell’oggetto da realizzare. Gli strati sono quindi compattati tramite fusione del materiale, che poi solidifica nella geometria desiderata. Ciò offre diversi vantaggi come la riduzione del materiale necessario, dato che si riducono gli scarti di lavorazione o una maggiore facilità di personalizzazione di un oggetto, rispetto ad un modello base. Questo processo si contrappone ai sistemi di produzione sottrattiva nei quali si opera per asportazione di materiale da una struttura piena (mediante tecniche quali la tornitura o la fresatura) fino ad ottenere la forma finale dell’oggetto da produrre.
Hanno fatto seguito le professoresse Elisabetta Ceretti del Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale UNIBS e Keren Zohar-Hauber del Technion di Haifa Israel Institute of Metals, presentando il Joint Innovation Program stretto tra Italia e Israele. Da questo programma è stato avviato nel 2018 il progetto OPTIMIB, finanziato dal Ministero degli Affari Esteri nell’ambito dell’Accordo di cooperazione R&D Italia-Israele. Il progetto vede coinvolti l’Università degli Studi di Brescia, l’ente di ricerca israeliano Technion, il polo tecnologico CSMT e l’azienda privata KANFIT3D. L’obiettivo di OPTIMIB è identificare i parametri di processo ottimali per la produzione di impianti in lega di titanio con geometrie, proprietà strutturali e caratteristiche superficiali specifiche per ottimizzarne l’osteointegrazione e minimizzare il rischio di rigetto batterico.
Si è quindi proceduti con la tavola rotonda dedicata a ricerca, innovazione e progetti di sviluppo del campo AM, moderata da Paolo Folgarait, CEO di Seamthesis. Sono stati presi in considerazione anche gli altri ambiti d’applicazione dell’AM.
La ricercatrice Bianca Colosimo, membro del comitato tecnico del MADE Competence Center, ha descritto la mission della fabbrica digitale e sostenibile che supporta le imprese manifatturiere nel percorso di trasformazione digitale verso l’Industria 4.0. MADE comprende anche un’area di virtual design e simulazione, e un’area di produzione in cui vengono applicate le tecnologie di AM; questi due strumenti possono contribuire ad accompagnare le aziende nel processo di produzione additiva al fine di agevolarli nella riduzione del time to market.
Ha quindi preso parola Cristian Fracassi, CEO di Isinnova, che ha recentemente prodotto una maschera respiratoria d’emergenza come forma di protezione dal Covid, riadattando una maschera da snorkeling. È stato poi disegnato il nuovo componente per il raccordo al respiratore, chiamato valvola Charlotte, successivamente stampato in breve tempo tramite stampa 3d. Il file della maschera, reso disponibile gratuitamente, è stato il file 3d più scaricato nella storia della AM.
Il CEO di AQM, Gabriele Ceselin, si è quindi soffermato sul tema dei controlli non distruttivi (CND) legati all’AM. Si tratta del complesso di esami, prove e rilievi condotti impiegando metodi che non danneggiano il materiale e quindi non ne compromettono l’utilizzo finale. La lavorazione 3d, infatti, a differenza di quella meccanica non consente di ottenere un prodotto così liscio e preciso.
Ha fatto seguito la testimonianza di Stefano Linari, fondatore e amministratore di Linari Nanotech, specializzata nella stampa di nano fibre e nano materiali. Il processo produttivo utilizzato da Linari Nanotech è a metà tra un’estrusione classica ed una verniciatura elettrostatica. Il filamento nanometrico così prodotto può essere plasmato in un tessuto non tessuto dallo spessore macroscopico, che può essere sfruttato principalmente per la creazione di componenti per ingegneria tessutale.
Il seminario ha quindi avuto termine con l’intervento di due importanti realtà attive nella promozione di innovazioni tecnologiche e digitali: innexHUB e AFIL.
Il direttore di innexHUB, Marco Libretti, ha illustrato in che modo l’associazione no profit si sta muovendo nel campo dell’AM, e come innexHUB possa sostenere lo sviluppo del territorio con riferimento al settore biomedicale, confermando il suo importante ruolo di connessione tra il mondo della ricerca e le imprese.
Il rappresentante del cluster regionale AFIL, Giacomo Copani, ha descritto come AFIL può creare un ambiente di facilitazione interconnesso, che collega istituzioni regionali e iniziative europee, nazionali e anche globali, per supportare la ricerca e l’innovazione della filiera lombarda. Nel campo dell’AM ha da tempo in attivo una community dedicata che ha generato iniziative di grande valore per il manifatturiero lombardo.
La tavola rotonda è stata condotta da Aberto Bonetti, responsabile Project Funding del CSMT.
E’ possibile visualizzare l’intera registrazione dell’evento presso il canale YouTube del CSMT.
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